Essere genitori di figli adolescenti è uno dei compiti più difficili da affrontare.
Durante l’adolescenza i ragazzi iniziano ad allontanarsi dai genitori per affermare al propria indipendenza. Tutto quello che fino a poco prima era sotto il “controllo” dei genitori, pian piano inizia a dare l’impressione di sfuggire di mano ed ecco che chi frequentare, come vestirsi, cosa mangiare, che musica ascoltare, quando andare a dormire, che università frequentare diventano motivo di discussione tra figli e genitori.
In questa fase di sperimentazione e scoperta il rischio maggiore è quello di prendere decisioni impulsive e rischiose, facendo poco riferimento a genitori visti come invadenti e limitanti la libertà personale e appoggiandosi maggiormente a coetanei inesperti come loro.
Per questo motivo, riuscire ad avere una buona relazione genitori-figli durante l’adolescenza è estremamente importante e una delle chiavi per raggiungere questa buona relazione è sicuramente una buona comunicazione. Dobbiamo partire dalla riflessione che i nostri ragazzi non sono più bambini, stanno cambiando e, quindi, deve cambiare anche il nostro modo di comunicare con loro. Dobbiamo imparare a offrire un supporto e una guida chiara, provando a fare anche un passo indietro, rispettando le loro scelte e permettendogli di costruire l’adulto che desiderano diventare.
Questo compito non è affatto facile, ma con qualche accorgimento possiamo sperare di incontrare meno difficoltà.
1 – Impariamo ad ascoltare e capire i nostri ragazzi. Diventiamo curiosi della loro vita e iniziamo ad entrare nel loro mondo. Una delle cose che più chiedono i nostri figli è la comprensione, offriamogliela anche se non siamo totalmente d’accordo o non comprendiamo appieno quello di cui stanno parlando.
2 – Facciamo domande aperte. Spesso tendiamo a fare domande chiuse per poi sorprenderci che la risposta che riceviamo è un si o un no. Le domande chiuse interrompono subito la comunicazione e lasciano trasparire poco interesse da parte nostra. Sperimentiamoci nel fare domande aperte del tipo “Raccontami la tua giornata, “Cosa speravi sarebbe successo?”, “Come ti senti per quello che è successo?”, “Raccontami di più, sono interessato e ti ascolto”.
3 – Diamo valore ai loro sentimenti. Spesso, quando i nostri figli ci parlano di una difficoltà o di una delusione, abbiamo la tendenza a minimizzare quello che è successo con il tentativo di trovare subito una soluzione. Dire qualcosa come “Non era comunque quella giusta per te” dopo una delusione romantica, oppure “Forse questa cosa non è per te” può sembrare sprezzante. Proviamo a immedesimarci nei loro sentimenti dicendo : “Si, sembra davvero difficile”, oppure “Questa cosa sembra verti deluso tanto”.
4 – Proviamo a spiegare le regole. Lo sappiamo, agli adolescenti le regole vanno strette, soprattutto quando arrivano dai genitori. Una buona idea non è quella di non dare regole, ma provarle a spiegare. Ascoltare il motivo per cui quella regola per noi è importante aiuta i nostri figli a capire come mai quella cosa per noi è importante e a rispettarla maggiormente.
5 – Apprezziamo i nostri figli per le loro qualità positive. Tutti possiamo trovare cose che non ci piacciono dei nostri adolescenti: le loro stanze disordinate, il fatto che trattano la casa come un hotel e che passano troppo tempo al telefono o al computer. Ma se questo è tutto quello che riusciamo a vedere, diventa difficile andare oltre. Quello che aiuta e provare a vedere le loro qualità e ciò che di loro ci piace: il loro entusiasmo, la loro vivacità, la loro gentilezza e preoccupazione, il loro senso dell’umorismo. Andiamo alla ricerca degli aspetti positivi e ricordiamoci di questi ogni volta che siamo tentati di arrabbiarci con loro per qualcosa che hanno fatto o non fatto
6 – Apprezziamo e lodiamo i nostri adolescenti. Tutti abbiamo bisogno di essere ricompensati, di essere lodati, ringraziati e apprezzati. Le carezze possono essere dette, dicendo a qualcuno che lo amiamo, ringraziandolo per averci aiutato o dicendogli che lo apprezziamo, oppure possono essere mostrate attraverso il contatto, abbracciando o baciando qualcuno o facendo un massaggio alla schiena, o possono essere messe in atto, preparando una tazza di tè, dando un piccolo regalo o facendo qualcosa che sappiamo possa fare piacere.
7 – Fate cose insieme. Parlare non è l’unico modo per comunicare, e durante questi anni è bello se potete passare il tempo facendo cose che piacciono a entrambi, che sia cucinare, fare escursioni, fare sport o andare al cinema, senza parlare di niente di personale. È importante che i nostri ragazzi sappiano che possono stare vicino a noi, e condividere esperienze positive, senza doversi preoccupare di ricevere domande alle quali non vogliano rispondere.
Queste sono solo alcune delle cose che si possono fare, ma credo possa essere un buon punto di partenza su cui sperimentarsi per provare a comunicare in modo più efficace con i nostri adolescenti.